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Il Tanaro è un fiume molto significativo. È il più grande affluente di destra del Po, in termini di lunghezza. È rilevante, in termini viticoli, invece, in quanto costituisce la linea di confine tra le due principali aree viticole intorno alla città di Alba. A destra, o oriente, della riva del fiume, la zona è chiamata le Langhe, dove il terreno calcareo offre un ambiente ideale per il grande Nebbiolo e per i vini di fama mondiale che ne godono. Il lato occidentale è conosciuto come Roero, dove i suoi terreni sabbiosi, anche se coltivati a vite, costituiscono principalmente una zona di alberi da frutto e orti, più famosa per le sue fragole, pesche e albicocche piuttosto che per il vino. Tutto questo è cambiato drasticamente nel corso degli ultimi trenta anni, tuttavia, a causa principalmente di due fenomeni diversi. Il primo è stato la riscoperta delle uve Arneis e dei vini bianchi. Il secondo è stato la consapevolezza che le vigne Barbera e Nebbiolo potrebbero dare ottimi vini, differenti da quelli delle Langhe. In prima linea nella nuova visibilità per il Roero, e fin dall'inizio, è stata la tenuta Malvirà di Massimo e Roberto Damonte. La proprietà deve il nome al fatto che il suo cortile esposto a nord è stato rivolto in un modo sbagliato, appunto “malvirato”, nel dialetto della tradizione locale.