Il vino può essere uno strano tormento, una passione in grado di deviare uomini e donne da strade già scelte, portandoli a cambiare le proprie carriere, lasciare le loro case, andare alla scoperta di nuovi posti (certe volte anche nuovi paesi) che non avevano mai conosciuto prima, ed abbandonare, in breve, tutto quello che prima conoscevano. Ammaliati da qualcosa di così affascinante da prendere il soppravvento nella loro vita.
Marco Montanari è il classico esempio di un uomo la cui vita è stata conquistata da forze che sfuggono al suo controllo: un dentista con una carriera di successo in Svizzera, ha gettato al vento ogni sicurezza, si è trasferito in Toscana, ha scelto un terreno roccioso a Radda in Chianti, piantato nuovi vigneti, e assistito dall’enologo Stefano Chioccioli, cominciò a produrre vini di qualità superiore. E non soltanto il blend di uve di Sangiovese e Bordeaux un tempo così alla moda, ma anche un eccellente Sangiovese, persistente, elegante, profumato e setoso. Un vero classico al palato. E, mirabile dictu, un vino bianco che si è fatto strada nei migliori ristoranti di Firenze.