Sarteano, dove è situata la proprietà, è un’area dove buona parte della terra è composta da un solido terreno argilloso, e il principale tipo di attività una volta praticato era la pastorizia delle pecore. Ma esistevano eccezioni, ed una di queste era la larga vigna conosciuta come “Vignone”, già dipinta nelle mappe del 19esimo secolo ed oggi corrispondente alla tenuta “Le Buche”. Nuove ed avanzate vigne ad alta densità sono state impiantate dal 2002, e sono state piantate molte varietà differenti di uva, molte delle quali sorprendentemente nuove per Sarteano. La ragione dietro questa scelta?
Molto semplice: qui lavorano un team internazionale di esperti agronomi, Laura Bernini dall’università di Perugia, Andrea Paoletti, uno dei professionisti italiani più talentuosi, che lavora in tutto il mondo, e Daniel Schuster dalla Nuova Zelanda, un consulente famoso in tutto il mondo (dall’Ornellaia alla famiglia Mandavi in California, ecc.). Hanno piantato, in aggiunta al Sangiovese, uve altrettanto conosciute come il Cabernet, Merlot ed il Syrah ed anche varietà più esotiche come il Viognier, il Verdicchio delle Marche ed il Pugnitello, vitigno autoctono toscano in via di estinzione, riportato a nuova vita dai ricercatori dell’Università di Firenze. La linea è ricca e variegata, la qualità uniformemente alta, e la proprietà una sorta di laboratorio, un work in progress per la regione.